AVADA KEDAVRA – 5 INCANTESIMI DI HARRY POTTER

UNO DEI MOTIVI DI SEDUZIONE DI HARRY POTTER STA SICURAMENTE NELLE EVOCATIVE FORMULE MAGICHE. DA AVADA KEVADRA A WINGERADIUM LEVIOSA, VEDIAMO NEL DETTAGLIO CINQUE TRA GLI INCANTESIMI PIÙ FAMOSI DI HARRY POTTER

 

Uno dei motivi di seduzione della magica saga di Harry Potter sta sicuramente nelle evocative formule magiche che prevalgono nelle azioni e nell’intreccio di tutta la storia.

La maggior parte delle parole legate agli incantesimi derivano dal latino. Altre evocazioni sono invece di origine incerta, forse celtica, mentre altre ancora sono completamente inventate.

Generalmente ogni incantesimo richiede che si emetta una formula precisa, che va detta impugnando la bacchetta.

Bacchette di Metallo, Pendente per Collana o Portachiavi

Tuttavia si può usare la magia anche senza pronunciarne la formula, come nel caso dei bambini ancora ignari di avere dei poteri e che riescono comunque a conseguire dei piccoli incantesimi, seppur senza saperli controllare a pieno; o di tutti quei maghi che sanno realizzare incantesimi non verbali, ovvero li eseguono pronunciando l’incantesimo solo nella loro mente.

Ad ogni modo, pronunciare una formula o pensarla serve sicuramente a focalizzarne l’effetto.

Vediamo allora quali sono cinque tra gli incantesimi più potenti o divertenti di Harry.

AVADA KEDAVRA – SPARISCI CON QUESTA PAROLA

L’Avada Kedavra è la più potente delle tra le Maledizioni Senza Perdono, nota anche come “l’Anatema che Uccide”. Avada Kedavra è una secolare formula magica in lingua aramaica, che significa “sparisci con questa parola”.

Provoca la morte istantanea del soggetto che la riceve e non esiste alcun modo per bloccarla, è la maledizione preferita dei maghi oscuri ed è soprattutto la più usata da Lord Voldemort; generalmente anche coloro che si occupano di magia oscura tendono a non usarla se non in situazioni di pericolo estremo. Nella storia recente del mondo magico Bartemius Crouch, all’epoca capo dell’Ufficio Applicazione della Legge sulla Magia al Ministero della Magia, aveva valutato la situazione causata da Voldemort come una vera e propria emergenza tale da autorizzare l’uso delle maledizioni senza perdono da parte degli Auror.

Quando viene evocata, l’Avada Kedavra emana un lampo di luce verde, associato a un rumore sordo e pesante, come qualcosa di enorme e incombente che scende dall’alto, e che spesso viene identificato come il rumore della morte.

Lettera di Hogwarts Personalizzata

È considerata la maledizione peggiore che esista, poiché condanna ad una morte istantanea.

È proprio questa la maledizione che usò Lord Voldemort per uccidere Harry Potter, sul quale, però non ebbe effetto e gli lasciò solo la famosa cicatrice in fronte a forma di saetta.

Harry Potter è infatti l’unica persona al mondo che sia mai riuscita a sopravvivere a questa Maledizione, grazie all’amore con cui sua madre si sacrificò per lui.

Viene usata da Voldemort per uccidere James Potter e Lily Evans, genitori di Harry, per proteggere proprio il loro bambino. Voldemort in seguito usa la stessa maledizione contro il neonato Harry Potter, il quale però era ancora sotto la protezione della madre che aveva sacrificato la vita per lui. Di conseguenza l’Anatema che uccide si ritorce contro Voldemort stesso.

 

L’INCATESIMO DI DISARMO – EXPELLIARMUS

Un altro tra gli incantesimi più famosi della saga, nonché tra i preferiti di Harry Potter è sicuramente l’incantesimo di disarmo Expelliarmus. Questo incantesimo, tra i più usati in duelli e combattimenti, è piuttosto potente e serve da difesa negli scontri: questa evocazione disarma i nemici facendo volare la loro bacchetta magica lontano. Viene conosciuto da Harry durante il suo secondo anno ad Hogwarts, nella lezione di Severus Piton e di Gilderoy Allock al club dei duellanti, in cui Harry scopre di essere un rettilofono. Se ne servirà diverse volte ad esempio contro Malfoy, Allock, contro i Mangiamorte, Stan Picchetto ma anche contro Voldemort per due volte: al cimitero di Little Hangleton e nella battaglia finale di Hogwarts.

Nel quinto libro sarà il primo incantesimo che Harry insegna all’Esercito di Silente.

INCANTESIMO DI LEVITAZIONE – WINGARDIUM LEVIOSA

La formula dell’incantesimo di levitazione è Wingardium Leviosa, ed è tra i primissimi incantesimi che Harry Potter e i suoi amici imparano ad Hogwarts durante la lezione del professore Vitious.

Tra l’altro provoca uno dei più bei battibecchi della saga tra Hermione e Ron, che poi sancirà la nascita della loro amicizia. Serve letteralmente a far levitare, ossia alzare in aria, gli oggetti.

Per evocare quest’incantesimo basta un semplice movimento con la bacchetta magica, cioè la si deve agitare e colpire, come dice il professor Vitious, pronunciando la formula Wingardium Leviósa, e “non Wingardium Leviosà” come rivendica Hermione a Ron durante la loro prima lezione di Incantesimi. Con questo incantesimo Ron sconfigge un troll di montagna al secondo anno. Sempre nel secondo libro viene usato da Harry per dolci ripieni di pozione soporifera per farli prendere da Tiger e Goyle.

Viene evocato sempre da Harry anche nel settimo libro, lanciando sul sidecar della motocicletta volante di Sirius.

INCANTESIMO DI APPELLO – ACCIO

L’Incantesimo di Appello (originale: Summoning Charm) segue la formula Accio, ed evoca il richiamo di oggetti di cui è nota la locazione tramite l’utilizzo della bacchetta magica (quindi attirandoli a sé). Possono essere oggetti vicini o lontani e non può essere fermato da porte, contenitori chiusi o catene (che verranno addirittura rotte dall’oggetto che si muove verso il luogo dove è stato evocato).

Tuttavia è bene ricordare che non sempre funziona: l’oggetto che si tenta di appellare infatti, potrebbe essere protetto contro gli incantesimi.

Curiosità: Il suo contro-incantesimo è Relascio (Incantesimo di Esilio), che invece allontana l’oggetto.

L’incantesimo di Appello viene usato parecchie volte in tutti i libri della serie. Nel quarto capitolo ad esempio viene utilizzato per la prima volta da Molly Weasley per richiamare le Mou Mollelingua; dal professor Vitious per insegnarlo alla classe di Incantesimi; da Harry per portare la sua Firebolt (che si trovava nel castello) alla prima prova del Torneo Tremaghi; da Harry per richiamare la Coppa Tremaghi-Passaporta, in modo da sfuggire a Lord Voldemort e ai suoi Mangiamorte nel cimitero dove è sepolto il padre di Voldemort e dove Voldemort stesso è risorto, e così via.

Collana Boccino d’oro

INCANTO FIDELIUS

Incanto Fidelius è tra gli incantesimi più complessi e permette ad un mago di trasferire la sapienza o più semplicemente un’informazione dentro una sola persona, che viene nominata Custode Segreto. E’ pressochè impossibile estorcere l’informazione al Custode Segreto a meno che non decida di sua spontanea volontà di volerla rivelare.  Alla morte del Custode Segreto tutti coloro che erano venuti a conoscenza del segreto diverranno a loro volta Custodi Segreti (tuttavia più Custodi vi sono, più l’incantesimo perde la sua efficacia).

L’incanto Fidelius era l’incantesimo che proteggeva la dimora dei genitori di Harry Potter, il cui custode segreto era Peter Minus, che poi lo ha rivelato a Lord Voldemort.

In  Harry Potter e l’Ordine della Fenice, Malocchio Moody avvisa Harry Potter dell’esistenza del quartier generale stesso tramite un bigliettino scritto da Silente, di cui era il custode segreto.

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